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Gioielli, Bigiotteria e Bijoux la Belle Epoque e Art Nouveau

A partire dal 1900 circa, le tendenze in tema di gioielli e bigiotteria di lusso, si possono considerare suddivise in tre principali tipologie ai massimi livelli del privilegio e della ricchezza, in particolare nelle corti europee, persiste l’uso degli sfarzosi gioielli tradizionali con diamanti. Lo stile si è progressivamente modificato passando dai motivi del revival rinascimentale a forme leggere di tipo Luigi XVI e primo impero.

Nei circoli artisticie colti dell’Europa si esplorano invece forme più libere di Art Nouveau, utilizzando pietre colorate e smalti.

Infine si assiste in Gran Bretagna un revival dell’artigianato classico e una reazione nei confronti della meccanizzazione della produzione di Gioielli e accessori di Bigiotteria di Lusso.

Gli artisti e designer del movimento Arts and Crafts, rifiutando l’atteggiamento convenzionale nei confronti dei materiali e della formazione tecnica, producono con pere caratterizzate dall’uso di pietre semiprezione e smalti e dall’aspetto artigianale. In ambito europeo gli orafi e gioiellieri si avvalgono di elementi tratti da ciascuna di queste tendenze e creano stili nazionali, spesso scegliendo materiali semipreziosi o non preziosi in base al colore e alla struttura, preferendoli a materiali di maggior valore, creando cosi veri e propri gioielli di bigiotteria.

A partire dal 1900 circa, le tendenze in tema di gioielli e bigiotteria di lusso, si possono considerare suddivise in tre principali tipologie ai massimi livelli del privilegio e della ricchezza, in particolare nelle corti europee, persiste l’uso degli sfarzosi gioielli tradizionali con diamanti. Lo stile si è progressivamente modificato passando dai motivi del revival rinascimentale a forme leggere di tipo Luigi XVI e primo impero.

Nei circoli artisticie colti dell’Europa si esplorano invece forme più libere di Art Nouveau, utilizzando pietre colorate e smalti.

Infine si assiste in Gran Bretagna un revival dell’artigianato classico e una reazione nei confronti della meccanizzazione della produzione di Gioielli e accessori di Bigiotteria di Lusso.

Gli artisti e designer del movimento Arts and Crafts, rifiutando l’atteggiamento convenzionale nei confronti dei materiali e della formazione tecnica, producono con pere caratterizzate dall’uso di pietre semiprezione e smalti e dall’aspetto artigianale. In ambito europeo gli orafi e gioiellieri si avvalgono di elementi tratti da ciascuna di queste tendenze e creano stili nazionali, spesso scegliendo materiali semipreziosi o non preziosi in base al colore e alla struttura, preferendoli a materiali di maggior valore, creando cosi veri e propri gioielli di bigiotteria.

L’esposizione di Parigi del 1900 fù il centro di questo vivace ed elegante periodo i cui stili rimasero in voga con pochi cambiamenti fino allo scoppio della prima guerra mondiale nel 1914.
Per i gioielli piu sofisticati predomina il tema del bianco, giocato sull’uso esteso di perle e diamanti grazie alle immense miniere di diamanti sudafricane il prezzo delle pietre diminuisce e verso la fine degli anni ottanta olre il 90 per cento dei diamanti europei proviene da questo paese. Le montature sono realizzate in oro bianco, ma successivamente sempre più spesso in patino, entrambi metalli che accentuano il tono bianco in maggiore misura dell’argento usato in precedenza. Particolarmente diffuso il delicato stile a “ghirlanda” tipico dei motivi dell’orafo parigino Cartier, che richiama i monili dell’epoca di Luigi XVI e Mria Antonietta, caratterizzato da ghirlade di foglie di alloro, fiocchi, nappe e motivi che ricordano le tele di ragno, i graticci o i pizzi.
Era uno stile elegante e pulito dalle linee sinuose ma contenute., rese estrose dalla concentrazione di diamanti.
Talvolta si aggiungevano pietre colorate, spesso peridoti ritenute le pietre di Edoardo VII o ametiste.
La moda in tema di gioielli con diamanti appare simile in Europa e tra i ceti americani più ricchi, anche se lo stile botanico continua a essere molto apprezzato a Parigi.
I gioielli in stile Art Nouveau sono spesso contraddistinti da decorazioni a smalto estremamente sofisticati. Una delle tecniche più ardite e dai risultati straordinari è il “plique-à-jour” che crea un delicato effetto vetrata data l’assenza del supporto metallico di fondo nella quale eccelse Eugène Feuillàtre.

Un altro materiale tipico di quest’epoca, il corno, veniva sbiancato fino a ottenere un colore miele chiaro e poi scolpito per ricavarne ornamenti vari, principalmente elaborati pettini decorati con fiori, semi di sicomoro e farfalle.

In fine il movimento Art & Crafts scozzese invece si sviluppò in modo leggermente diverso rispetto ai colleghi gioiellieri inglesi, più soggetti all’influsso dell’Art Nouveau e dei pittori simbolisti dell’Europa. continentale.

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Gioielli e bigiotteria artigianale dal 1960 ad oggi

Dal 1960 si sono susseguiti nel settore dei gioielli della bigiotteria di lusso e dell’oreficeria importanti cambiamenti: mentre le principali case di produzione internazionali continuano a lavorare con i metalli preziosi, sulla base degli stili evoluti dai decenni precedenti, si fa contestualmente strada l’innovazione principalmente per mano di singoli artisti e artigiani formati nelle scuole d’arte. In molti casi si tratta di pura espressione artistica, più che di artisti con vena commerciale, ma in ogni caso rappresentano una sfida al concetto di arte orafa, tramite l’uso di forme radicalmente diverse e l’utilizzo di nuovi materiali.
La nuova generazione emergente negli anni sessanta e settanta contestava il concetto di gioielli e del ruolo sociale che essi rappresentavano, rifiutando come per altre forme d’arte le convenzioni esistenti. Molti degli artisti più dotati e riconosciuti rifiutarono i gioielli che consideravano simboli di status legati a stereotipi sessuali o contaminati dallo sfruttamento, favorendo l’uguaglianza espressa da gioielli di bigiotteria quasi privi di valore intrinseco. Esplorarono inoltre i confini tra gioiello e scultura, abbigliamento e anche performance art, trasformandolo da semplice ornamento a mezzo di sperimentazione artistica. Un’ampia gamma di nuovi materiali viene cosi introdotta nel repertorio dell’oreficeria artistica all’inizio degli anni sessanta, l’uso creativo della plastica, esplorata per la sua intrinseca potenzialità, piuttosto che per imitare materiali di maggiore valore.
Dall’inizio degli anni settanta oltre alla plastica si affiancano l’acrilico ai metalli preziosi finemente lavorati. La carta, uno dei materiali più effimeri, fu usata a metà degli anni settanta in Gran Bretagna da Wendy Ramshaw e David Watkins per realizzare ornamenti dai vivaci colori che venivano venduti in forma piatta e poi assemblati dall’acquirente.
Altri artisti come Linssen hanno creato gioielli come collane e bracciali di grandi dimensioni con carta pieghettata. La cartapesta, è stata invece usata per realizzare grandi pezzi scultorei da artisti come l’americana Marjorie Schick e dallo svizzero Gilles Jonemann.
Verso la fine degli anni settanta e inizio anni ottanta molti artisti orafi tra cui Caroline Broadhead si rivolsero alle fibre tessili e ai tessuti, considerandoli come dei materiali non preziosi con cui creare forme più morbide rispetto a quanto si potesse fare con metallo e plastica. All’inizio degli anni ottanta artista gioielliere orafo olandese Lamde Wolf sperimentò collane fatte con molteplici filamenti di tessuto a brandelli, avvolti o annodati. L’uso degli oggetti di recupero è un ampliamento naturale della ricerca di materiali alternativi, inoltre trattandosi di una forma di riciclaggio, riflette le attuali tendenze ecologiche. Il riciclaggio gestito in modo da mascherare, piuttosto che sottolineare l’origine del materiale contraddistingue l’approccio artistico all’uso di materiali di recupero da parte di molti orafi sperimentali.
Dai materiali di recupero si passa ai materiali recuperati in natura, come sassi e conchiglie, che sono tuttora gli elementi alternativi più usati in oreficeria nella creazione di gioielli e articoli di bigiotteria artigianale pregiata.
Agli inizi degli anni ottanta vengono sviluppati nuovi metodi per creare colori intensi: il sottile film di ossido che ricopre il titanio, il tantalio e il niobio può essere trasformato in una straordinaria gamma di colori rifrangenti e iridescenti anodizzando il metallo. Questo effetto è stato particolarmente sfruttato da Edward de Large creatore di spille di ispirazione futuristica e illusionistica.
L’eco delle controversie riguardanti gli orafi più alternativi non è comunque andata molto oltre il livello accademico e non ha avuto di conseguenza un vero potenziale innovativo, tuttavia l’innovazione è stata in alcuni casi favorita dal mondo dell’alta moda. Tra gli artisti britannici Rifat Ozbek ha scelto monili di Peter Chang, Sandra Rhodes e Andrew Logan, mentre Antony Price ha utilizzato i gioielli dello scultore e orafo irlandere Slim Barrett. In America, Donna Karan ha scelto monili in ottone opaco e patinato prodotti dall’orafo Robert Lee Morris.
La fama di Chanel nella scelta di bigiotteria di alta qualità è stata mantenuta con la direzione di Karl Lagerfeld, mentre le reminescenze surrealistiche di Schiaparelli sono ancora presenti nel lavoro del collezionista e designer Billy Boy. Dal 1987 Christian Lacroix ha proposto l’uso di bizzarri pezzi di bigiotteria particolarmente interessanti le “Croci”.
Molti artisti in attività fin dal 1960 hanno preferito continuare a esprimere la propria creatività con materiali tradizionali sviluppando vari metodi e tecniche per la lavorazione dei metalli preziosi.
Notevole influenza è stata anche esercitata dalla pittura e dalla scultura e le idee modernistiche, di derivazione Bauhaus, hanno continuato a fornire motivi di ispirazione.
La maggior parte dei più importanti orafi italiani ha continuato comunque a lavorare l’oro, a prescindere dai dibattiti in corso in Europa, e particolarmente a Padova si è sviluppato uno stile astratto, distaccato ed elegante, basato sull’oro opaco lucente e quasi sempre privo di gemme.
Durante la docenza di Mario Pinton (n.1919) all’Istituto Statale d’arte “Pietro Selvatico” la città è diventata il più importante centro di oreficeria artistica in Italia.
Negli ultimi decenni la tecnologia ha esercitato un influsso sempre maggiore e ricorrente sul design dei gioielli, oggetti di estrema semplicità e forme precise ispirate alle immagini mentali relative alla tecnologia. Cerchi in filo di acciaio, accessori geometrici rivestiti in necropene dai vivaci colori, elementi piatti e colorati fissati su pannelli di argento grezzo ai profili di lattice che permettono di vedere le sottostanti strutture dell’oggetto, strutture metalliche tridimensionali che producono costruzioni geometriche angolari con precisione matematica e purezza di forme caratterizzano i gioielli di bigiotteria ispirati alla tecnologia moderna degli artisti Claus Burt, Gerd Rothmann, Fritz Maierhofer, Anton Cepka, Frank Bauer.
Il potenziale del design supportato dal computer è stato indagato nel cordo degli ultimi anni in particolare da David Watkins e dall’orafo americano Stanley Lechtzin.
Benchè i gioielli moderni tendano alle forme astratte continuano però anche la produzione di importanti pezzi in stile naturalistico, e si continua a discutere sul materiale in cui devono essere fatti i gioielli, come definirne i confini e se si tratti o meno di arte.
Pregiudizi riguardanti materiali e tecniche sono oramai in gran parte superati, i confini tra gioielli, sculture, performanc art e moda sono stati estesi e verranno continuamente ridefiniti dagli artisti che rifiutano i limiti delle convenzioni. In ogni caso l’oreficeria nelle sue manifestazioni più elevate mantiene il potere di affascinare e ispirare, come è sempre stato nel tempo, e questa è la caratteristica principale dell’arte in qualunque sua manifestazione.

 

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Consigli pratici per indossare al meglio i vostri anelli, collane e bracciali

ANELLI

Con gli anelli ci vuole misura il consiglio è di non riempirsi mai troppo le dita, non è elegante infatti sovraccaricare tutte le dita di entrambe le mani di anelli e anellini.

Possibilmente se scegliamo di indossare un abito scuro, allora abbiniamo anelli con pietre colorate;

Se invece vogliamo indossare un abito chiaro o il nostro abito è una camicia, meglio puntare allora ad anelli metallici.

Se volete mettere in risalto le vostre mani e gli anelli che le decorano, optate per abiti che siano in grado di centrare l’attenzione proprio sulle mani, tra tutti s’impongono le maniche a pipistrello che possono essere più o meno ampie (a seconda dell’abitudine).

Più o meno grandi, rotondi o ovali ma in ogni caso estremamente luminosi gli anelli della primavera estate devono regalare sempre luccichii inattesi.

Infine se le maxi dimensioni non fanno per voi, nessuna paura: la moda in fatto di gioielli offre alternative interessanti anche per le amanti del minimal. La classica fedina sottile, infatti, torna prepotente tra i must di stagione ma si moltiplica per per poter essere sfoggiata contemporaneamente su tutte le cinque dita. E il risultato regalerà al look un tocco in più.

Ecco a voi la Collezione di Anelli Rita Riccio per sbizzarrirvi nel creare nuovi look per la primavera estate 2016.

BRACCIALI

Con i bracciali c’è abbastanza libertà; stiamo solo attente nell’abinare i colori e i materiali e preferiamo un unico grande braccialetto quando indossiamo una maglia attillata.

Per le cavigliere invece sono consigliati una gonna o un vestito lungo e sandali bassi, per uno stile hippy.

Ecco a voi la Collezione di Bracciali Rita Riccio per sbizzarrirvi nel creare nuovi look per la primavera estate 2016.

ORECCHINI

Se gli orecchini sono senza pendenti allora stanno bene pressoché su tutto, gli orecchini lunghi sarebbe meglio portarli con il collo scoperto e una bella scollatura, perché allungano il collo.

Se invece vogliamo indossare gli orecchini grandi ed elaborati, solleviamo i capelli e non aggiungiamo una collana, altrimenti rischiamo di rendere il nostro look troppo pesante.

Ecco a voi la Collezione di Orecchini Rita Riccio per sbizzarrirvi nel creare nuovi look per la primavera estate 2016.

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Alcuni utili consigli su come indossare le vostre collane

Nel nostro portagioie possiamo tra le nostre collane, collane corte e collane lunghe, queste due tipologie di collane vanno però abbinate e indossate nei modi e nelle situazioni più appropriate a seconda del contesto ma sopratutto del tipo di abito che la nostra collana andrà ad adornare.

COLLANA CORTA

Una collana gioiello è corta, composta da pietre, perle e altri materiali e, come il suo nome suggerisce, brilla come un gioiello.

Se vogliamo indossare  collane molto vistose, per dare il meglio di sé vanno associate a un’acconciatura raccolta.

Per quanto riguarda l’abbigliamento, meglio usare abiti che lascino le spalle scoperte, abiti meglio se a tinta unita e privi di troppe fantasie, dai colori non troppo accesi ma soprattutto colori diversi da quelli della nostra collana.

Nel caso in cui la collana è sui toni del nero, meglio optare per un abito dal colore brillante.

Se volete dare infine al vostro look un tocco bon ton  potete portare le collane gioiello sopra una camicia abbottonata fino al collo.

COLLANA LUNGA

Parliamo ora delle collane lunghe, magari con ciondoli o pendenti  dai materiali più svariati: oro, legno, pietre, ma anche tessuti e bottoni, la scelta è davvero ampia, come i loro abbinamenti.

Le collane lunghe sono perfette sia su maglie morbide sia su magliette semplici, perché danno carattere al look che magari rischia di apparire spento o poco vivace.

Se volete invece avere un look minimale, si possono abbinare le collane lunghe su vestiti a tinta unita, ma si può anche creare sovrapposizioni indossandole sopra a delle belle fantasie.

 

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Consigli pratici per abbinare i vostri gioielli ai giusti abiti

Il gioiello da sempre è un accessorio irresistibile per la donna che appena vede il gioiello che la colpisce, non può che desiderare di averlo.

Dopo averlo fatto suo però spesso si chiede come poterlo abbinare ai propri vestiti; si scopre cosi spesso confusa e perplessa  provando una certa delusione nel capire che non sa quando e come indossarlo o abbinarlo e che forse quel gioiello sarà destinato a restare nel portagioie.

Vogliamo cosi andare in soccorso di tutte quelle donne dall’acquisto impulsivo che poi non sanno che fare di quanto comprato, ma anche di quelle donne più oculate, che magari hanno meno vestiti, ma che possono rinnovare il proprio look con il giusto accessorio di bigiotteria, o il giusto gioiello.

Un bracciale, un paio di orecchini, una collana, spesso ci piacciono perché ci appaiono belli , ma soprattutto perché quei colori o in quella forma rispecchiano quello che non ci sentiamo.

Un gioiello che sia di alta oreficeria o di alta bigiotteria è comunque uno strumento in grado di valorizzarci e di far emergere la nostra personalità.

L’importante è saper creare gli abbinamenti giusti tra i nostri abiti e i nostri gioielli o accessori di bigiotteria;  ecco quindi qualche semplice e utile consiglio.

Se vogliamo indossare gioielli colorati confrontiamo sempre i colori dei gioielli con i colori dei nostri vestiti a cui vogliamo abbinarli, se i gioielli nel nostro portagioie sono molto colorati, l’ideale è associarli ad abiti dai toni neutri come il nero, il bianco o il beige, in questo modo i nostri gioielli risalteranno e doneranno al look freschezza e un aspetto più vivace e se proprio volete essere davvero perfette abbinate ai colori del vostro gioiello anche quello del trucco.

Per abiti con scollature, abiti con scollo quadrato, abiti con scollo  tondo o  con scollo a cuore o ancora con scollo a V abiti con il collo alto o senza spalline, in tutti quei casi quindi  di collo scoperto, assenza di spalline e di scollature non troppo profonde, optate  per un gioiello a girocollo o per una collana corta, magari  con un pendente; se invece indossate un abito con collo è alto, scegliete una collana molto lunga, o una collana che possa essere girata intorno al collo più volte.

Per il lavoro  non possiamo andare certo con gioielli vistosi e troppo appariscenti, come non è consigliato anche scegliere abiti troppo appariscenti o troppo scollati, meglio quindi optare sulla semplicità, senza perdere di vista anche l’aspetto pratico poiché i nostri abiti e i nostri gioielli ci accompagneranno per l’intera giornata lavorativa, per cui attenzione a bracciali e anelli giganteschi, che in certi casi sono più un impiccio che un piacere.

Se invece ci stiamo preparando per partecipare a una serata particolare, a una festa privata o una cerimonia e dobbiamo scegliere il nostro gioiello o accessorio di bigiotteria allora non esageriamo con troppi gioielli e, in caso di abiti molto colorati o troppo elaborati, meglio puntare su dei punti luce, che comunque hanno sempre il loro effetto.

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I bijux più trandy per l’estate 2016

bijoux dell’estate sono i più belli: eccentrici e colorati, sono necessari per dare vitalità al look della stagione più calda. Puoi indossare bracciali e bangles senza rischiare di nasconderli con la manica del maglione, puoi mettere in risalto la scollatura abbronzata con bellissime collane o ornare un’acconciatura raccolta con preziosi orecchini.

Ecco le tendenze in fatto di gioielli per l’estate 2016:

1.  Gli orecchini pendenti saranno perfetti per le acconciature raccolte delle serate calde e afose;

2.  Anelli decorati e personali ma non troppo appariscenti, da mixare e sovrapporre su più di una falange della mano;

3.  Le collane floreali, così come gli accessori fioriti per capelli, sono un vero must fresco e femminile;

4.  Gli altri bijoux must per l’estate sono quelli decorati da pietre o applicazioni con colori accesi a contrasto;

5.  Bijoux dalle forme futuristiche: geometrici, puntuti e astratti, sono questi i gioielli più originali per l’estate:

6.  Gioielli dalle forme naturalistiche: foglie, ramoscelli, fiori, serpenti ed alti animaletti prendono vita in anelli, orecchini, collane e bracciali;

7.  Si riconferma tra le tendenze gioielli l’earcuff, lo strano orecchino che segue la curvatura del padiglione dell’orecchio;

8.  Le collane lunghe recentemente messe un po’ da parte per fare spazio ai collier, sembrano riprendere sempre più piede;

9.  Anche le collane a catena non possono mancare nel nostro scrigno dei gioielli per l’estate 2016;

10.  Ed infine, citiamo un classico intramontabile: le perle

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Come indossare le collane lunghe con il pancione

Quando siamo in “dolce attesa”  e andiamo a creare i nostri look  non bisogna mai scordarsi di abbinare ai nostri abiti accessori che siano capaci di rendere il nostro look più bello, ma anche che siano in grado di accentuare e porre in evidenza le nostre nuove forme e, in modo particolare, il nostro pancione che dove al suo interno portiamo il nostro bambino, ovvero il nostro gioiello più prezioso.

come%20vestirsi%20per%20una%20cena%20galante Come indossare le collane lunghe con il pancione

Non c’è niente di meglio infatti di un bell’accessorio di bigiotteria come una collana lunga che va a impreziosire il look che abbiamo creato. Possiamo optare di abbinare il nostro elemento di bigiotteria in mille modi diversi,  optando per diversi modelli.
  • Se le nostre collane sono molto colorate, indossate un total look black, per far esaltare pancione e il nostro bijoux.
  • Se decidete per un look elegante, indossate delle maxi collane con pietre colorate o monocromatiche.
  • Scegliete delle collane con ciondoli che richiamino la gravidanza: la lettera iniziale del futuro bebè, un angioletto, un fiocchetto.
  • Le collane possono altresì essere sfoggiate sugli abiti, ma anche sulle maxi camicie o maxi t-shirt, molto importante è comunque che l’attenzione sia posta su bijoux e pancione.
  • Ricordati di non strafare con gli altri accessori, la protagonista sarà la vostra collana a cui potrete eventualmente abbinare semplici orecchini o un anello, ma senza mai strafare.

Scopri la collezione di collane proposte dalla stilista Rita Riccio per trovare nuovi elementi adatti al tuo look di neo mamma per la primavera estate 2016.

Collane by Rita Riccio.

 

 

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Maxi Orecchini accessorio di tendenza per la primavera estate 2016 alcuni consigli

Questa tendenza si è vista sulle principali passerelle del mondo, dalle quali si è tratta qualche idea e trucco per mettere in risalto la moda più bella del momento.

I maxi orecchini  non sono l’elemento più minimale ed essenziale da inserire in un outfit, e si rischia talvolta di esagerare abbinando troppi elementi in un solo look. Ecco qualche consiglio per creare un look raffinato ed elegante ma allo stesso tempo bilanciato.

I maxi orecchini possono essere indossati anche singolarmente, come abbiamo visto sulle passerelle delle settimane della moda;

  • Se si decide di indossare solo un orecchino, bisogna scegliere di applicarlo sull’orecchio che il tuo taglio di capelli e/o l’acconciatura lascia più scoperto;
  • Se si indossa entrambi gli orecchini, bisogna optare per un’acconciatura raccolta, in modo da mettere in evidenza questi bellissimi accessori;
  • Se si decide  di indossare i maxi orecchini, evitare di aggiungere altri bijoux al look, in particolare, il collo deve preferibilmente rimanere privo di accessori;
  • Per un look da giorno, optare per dei maxi orecchini pendenti dallo stile preferibilmente etnico, e usali in abbinamento ad un look altrettanto esotico, con abiti o maxi bluse stampate;
  • Sempre per il giorno, per un look più contemporaneo e chic, è meglio scegliere degli orecchini a clip, e mantenere un abbigliamento minimale, con capi dai colori sobri e neutri, e caratterizzati da un taglio senza fronzoli;
  • Per un look giovane dallo stile urban rock, indossare invece un solo orecchino, e abbinandolo ad un look composto da capi in pelle e pizzo neri, con un tocco di jeans;
  • Per creare un perfetto look da sera elegante e raffinato, meglio puntare sugli orecchini pendenti, magari arricchiti da qualche elemento brillante. Anche qui, opta per un abbigliamento semplice ma sexy, come un abito sottoveste, o una tuta bustier. Lasciando le spalle scoperte, si metterà in risalto gli orecchini indossati.

Scopri la collezione di orecchini pendenti proposti dalla stilista Rita Riccio per trovare nuovi elementi adatti al tuo look per la primavera estate 2016.

Orecchini Pendenti by Rita Riccio,